MASH-UP

Un progetto fotografico del lomografo @Aronne durante la quarantena. Scopri cosa ha realizzato attraverso un susseguirsi di emozioni diverse, con le sue parole ci racconta il momento vissuto e grazie alla collaborazione di altri lomografi come è nato MASH-UP

Sono gli ultimi giorni di febbraio, è una domenica assolata e sto passeggiando con la mia famiglia per le vie del paese. Mi squilla il telefono: è una collega, ha sentito che da noi, sul lavoro, chiuderanno per qualche giorno a causa delle disposizioni del COVID19. Ci sembra assurdo... si, in tele sono giorni che trattano questo tema ma in maniera contrastante. Chi dice una cosa, chi sostiene l'opposto. Vai te a capire. Quel "qualche giorno" sono diventati mesi e poi tutti noi, purtroppo, sappiamo come è andata la questione.

Ma a me è andata bene e, a parte bighellonare i primi giorni per casa per poi ritrovarmi a lavorare nei modi e nei momenti più assurdi, sono riuscito anche a ritagliarmi uno spazio creativo, a disegnare, scattare, sperimentare, testare nuove macchine fotografiche.

Di questa mia vena "artistica" da quarantena, oggi voglio condividere con voi una serie di fotografie che ho intitolato MASH-UP.

Stavo chattando con gli amici di Sprocket Holes con i quali abbiamo realizzato una fanzine, quando mi è tornato alla mente il lavoro meraviglioso di Abelardo Morell, un fotografo spagnolo che trasforma le stanze, in giro per il mondo, in camere stenopeiche.

Qualcosa di pazzesco che, se non lo conoscete, vi suggerisco di cercare in rete. Pensavo che sarebbe stato bello fare qualcosa del genere in quarantena e cioè fare entrare la strada in casa, grazie alla magia dello stenopeico... però poi mi sono ricordato che il mio appartamento è chiuso tra orribili palazzoni e che, malgrado lo sforzo, non sarebbe uscito nulla di bello. Così ho optato per proiettare qualcosa nella stanza, con un vecchio episcopio, che usavo quando dipingevo.
Tra le prime cose che mi sono capitate in mano sono state delle cartoline del progetto lomografico Lomo Print Exchange, ne ho presa una, ho spento le luci e ho acceso il proiettore.
Era notte, le mie piccole pesti dormivano e in tutta la casa c'era un silenzio surreale; l'episcopio stava trasformando il banale muro della sala in qualcos'altro: un graffito di Davide Toffolo, fotografato da @ilcontrariodime a Pordenone, stava perfettamente tra le piante grasse e il tavolino blu dei bambini. La strada era entrata nella mia casa, come in uno strano MASH-UP musicale e io, in piena quarantena, potevo vivere luoghi mai visti ma di cui sentivo la mancanza.

Ovviamente ho fissato questa situazione con uno scatto che era una sorta di quasi swap. E' nata così la serie MASH-UP: ho chiesto allora agli amici lomografi di inviarmi uno scatto al mio indirizzo mail, poi stampavo la foto con una stampante a sublimazione e, di notte, finito lo smart working, si tramutava in un MASH-UP.
Una foto al giorno, uno scatto solo, tra le due e le tre di notte.

Incredibile come la fotografia ti possa liberare.

E mi sentivo come un piccolo Clint Eastwood felice, in una sorta di perenne Fuga da Alcatraz

Con questo progetto ho potuto "collaborare" con fotografi che stimo e amo tantissimo, molti sono presenti anche nella community: @ilcontrariodime; @kiodo90; @lomoemy; @poesianellestrade; @superlighter; @goonies; @mirkos91; Altri, invece non sono presenti, ma sono comunque estremamente interessanti come l'amico Luigi Ronchi di Resin Studio; Federica Rauseo e Marco Pigazzi.

Poi, improvvisamente, mi si è rotta la stampante e il progetto si è materialmente fermato.
Ho pensato che fosse un segno del destino e per il momento ho deciso di mettere il tutto in standby.
Chissà cosa ci riserva il futuro!

Non possiamo che ringraziare Aronne per questo progetto creativo! Cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Lo vorreste fare anche voi a casa? Lasci qui un tuo commento!

Non mancate di visitare la LomoHome di Aronne e commentare i suoi scatti!

2020-08-26