L'Umile Italia

[Imperlate già di nascenti / stelle, vibrano tra i castagni / le rondini... / ... Come si assiepa il secolare / loro gridìo di servi indenni / da bassezza, nella popolare / dignità dei rustici e solenni / loro municipi settentrionali... / Loro è la sera, loro è l’accento / della campana; s’è il dolce sabato, / loro è l’allegrezza che il vento / da orti, aie, osterie, lento / e quasi religioso, dirada.] Como, estrema periferia, in Località Grandate. Lo scempio della tangenziale di Como divide con un muro di dieci metri d'altezza questa piccola località in due parti; in questa foto, scattata nei pressi di un piccolo santuario, al posto della dolce campagna e della lieta vita sociale contadina troviamo ora discariche e sonnolente villette, ed anche l'orizzonte ci è ormai negato. Le rondini, ironicamente dipinte sui pannelli antirumore, sembrano prigioniere di questa folle urbanizzazione. Mute ed immobili, indifferenti ad un cielo che si fa sempre più cupo, simboleggiano lo stato d'animo della gente sempre più paralizzata dalla paura e da un micidiale conformismo. Parlo di "gente" e non di "popolo" perchè, come magistralmente scritto in un saggio su un settimanale italiano, solo il "Popolo" può vincere, mentre la "Gente" perde sempre, e se ne rende perfettamente conto. Paure, chiusure mentali, invidie, rancori e solitudine, comportamenti impulsivi e pensieri irrazionali nascono da questa conscia o inconscia constatazione.

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