Il Lomografo Daniele Penna ci Presenta il Suo Libro Fotografico, Scattato Interamente con Fotocamere Lomography

Not To Be è un lavoro retrospettivo di accostamento di provini fotografici realizzati dal Lomografo e membro della nostra Community Daniele Penna con tre macchine analogiche Lomography.

Daniele Penna è un medico nucleare e medico subacqueo ed iperbarico nonchè Lomografo per passione. In questo articolo ci racconta com'è nato il suo progetto Not To Be che definisce lui stesso come tecnicamente non un libro fotografico, ma un libro 'Lomografico'.

Ciao Daniele, parlaci del tuo background fotografico. Qual è la tua storia? Quando hai iniziato a fotografare? E com'è nato questo tuo progetto?

Nel 2006 ho iniziato a fotografare con una Holga CFN120 regalatami dal mio amico Daniele Baldi (ora fotografo affermato), poi con una fotocamera La Sardina, una Fisheye ed una Pop9 (comprata a Parigi per 19 euro in un negozio di giocattoli e ora non più in produzione).

E' stato amore fin da subito! Mi sono appassionato a questi scatti non convenzionali perchè non sai mai cosa può uscirne, almeno all’inizio, è l'ho trovato un approccio molto divertente. E mentre il mondo vira verso il digitale, io mi porto sempre in giro i miei inseparabili toys nei numerosissimi viaggi che ho la fortuna di fare sia per congressi che per vacanze.

Sviluppo sempre, per praticità, in forma di provini 12x 8,5 cm con bordo bianco dicendomi “poi un giorno con calma seleziono i miei preferiti e li sviluppo per bene” (mai fatto!).

Col tempo ho accumulato qualche migliaio di provini: alcuni li ho appesi alle pareti, altri (i più) li ho riposti in uno scatolone. Nelle serate a casa con gli amici, è capitato di sfogliarli, tutti mischiati, senza più nessuna logica temporale, finchè un giorno è arrivata la pandemia con il conseguente lockdown. E qui la svolta...

Miracolo! Ho finalmente il tempo per scegliere gli scatti da sviluppare in formato standard! Inizio a guardarli con quell’ottica e scopro che due scatti fatti ad Hong Kong, rispettivamente uno scatto fatto a delle strisce pedonali e uno attraverso delle persiane di un negozio, hanno moltissimo in comune, una stessa estetica...

La cosa non era assolutamente studiata. Scopro anche che uno scatto fatto a Toronto nel 2006 alla CN Tower assomiglia incredibilmente ad uno fatto ad un lampione a Torino nel 2010...e ancora, un'altra similitudine tra due cartelli stradali scattati in giorni e paesi differenti.

Mi immergo quindi in questa associazione tra diversi scatti e proseguo con una selezione; nel selezionarli ho talvolta rinunciato a foto ad effetto per dare spazio al progetto di accostamento. Tuttavia, alcune foto del libro le amo anche prese singolarmente: ricordi e passaggi dal gusto retrò in un feticcio che è il provino fotografico, anzi Lomografico. Come quel giorno nel quartiere Vucciria di Palermo con La mia Sardina ed una pellicola B/W o quel bar vuoto ad Honk Kong. Altri li amo per il fatto di essere irripetibili anche se imperfetti, come quella volta in Costa Azzurra in cui ho messo il dito sporcando uno scatto che...mannaggia a me!

Le 10 Regole d'Oro di Lomography? Come tutti, le ho rispettate, soprattutto la decima! Ho dimenticato i rullini in un viaggio in medio oriente (impossibile trovarli sul posto), scattato da lontano anziché avvicinarmi al soggetto etc...ma forse le regole che più ho trasgredito sono la 6 e la 7 (sii veloce, non pensare).

Effettivamente nel libro solo due scatti sono stati realizzati d’istino, senza guardare. Forse è più nel mio stile prendere la mira qualche istante e spesso scelgo come soggetti delle architetture, come l’Unité d’Habitation, un edificio di Le Corbusier a Marsiglia o un Casinò in Costa Azzurra scattati con rullino LomoChrome Purple o, ancora, una fabbrica nel quartiere Poble Nou a Barcellona. Mi piace immortalare le architetture e, più in generale le città e le strade, e meglio ancora se uno scatto urbano presenta aspetti di simmetria, trovo mi dia una certa soddisfazione.

Insomma questo gioco di revisione retrospettiva è diventato un progetto...un progetto di accostamento di provini Lomografici (per coerenza non ho pubblicato gli scatti ma i provini! Gli stessi che sono rimasti per anni mischiati in uno scatolone, o meglio le loro scansioni). Una volta trovato un editore, il progetto in tempi brevi è diventato un libro dal titolo Not To Be (Ed.TGbook, 56 pg 20x20 cm).

Not To Be non è tanto guarda cosa ti faccio con sta macchinetta ma più cosa si può fare con una quantità immensa di vecchie fotografie...nel mio caso, metterle insieme, mi ha fatto trovare un mio punto di vista che fino ad allora ignoravo.

Il titolo Not To Be è preso da una scritta su un muro di Marsiglia che recita To buy or not to be, mi piaceva il messaggio, ed è lo scatto che ho usato per la copertina.


Daniele presenterà domani il suo libro fotografico Not to Be in diretta streaming su Facebook su questa pagina, ospite della libreria Ca'libro.

geschrieben von melissaperitore am 2020-12-11 in #Menschen

Erwähntes Produkt

Lomography La Sardina

Lomography La Sardina

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